mercoledì 10 gennaio 2007

LIBERTA' D'ESPRESSIONE

Io voglio una televisione libera!
Voglio che la gente sia libera di dire quello che pensa e che la satira sia riconosciuta come satira e quindi libera di circolare!
Non voglio che il signore d'Italia comandi anche i nostri pensieri e decida cosa possiamo o non possiamo sapere!
Non voglio che siamo paragonati alla Turchia come libertà d'espressione!
Voglio che tornino al loro posto tutti gli epurati che il signore d'Italia, col suo diktat bulgaro, ha deciso di ammutolire.
Voglio sentire e leggere ancora:
Oliviero Beha, Enzo Biagi, Giulietto Chiesa, Furio Colombo, Massimo Fini, Paolo Flores D’Arcais, Dario Fo, Corrado Guzzanti, Sabina Guzzanti, Paolo Hendel, Daniele Luttazzi, Francesco Paolantoni, Franca Rame, David Riondino, Marco Travaglio, Elio Veltri, Dario Vergassola,e tutte le persone libere!

1 commento:

  1. Il Signore d'Italia, una definizione che fa molto riflettere, tuttavia appropriata. Non per il tono "riverenziale" che sembra lasciar intendere ma per l'idea di potere che emana.

    Infatti il problema è forse questo: il potere. O meglio, l'accentramento del potere. Sono finiti i tempi in cui il potere si ostentava, oggi si applica in modo subdolo, ma è più presente che mai. Prima era quasi uno status sociale da esibire, oggi va celato ed esibito nella sua completezza solo a pochi intimi.

    Perché in Italia non c'è un'informazione chiara sul potere e su chi lo detiene? Sappiamo che "il Signore d'Italia" è molto ricco, ma è solo questa l'espressione del suo potere?

    Rispetto alla semplice dimensione del "patrimonio", fanno più riflettere le sue interrelazioni, i conflitti di interesse, i salotti che frequenta, le amicizie presenti e (soprattutto) passate, l'articolata strutturazione del suo "Impero", i suoi business personali e molto altro ancora.

    Forse, prima di pensare pienamente al potere, dovremmo riflettere (spegnendo la TV) su cosa significa davvero detenerlo al giorno d'oggi e quali conseguenze, buone o cattive che siano, può avere per la nostra libertà.

    RispondiElimina